OLTRE LA PSICOMOTRICITA’


Che cos’è la psicomotricità?

E’ la stessa cosa che fare educazione motoria?

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Noi adulti siamo abituati ad associare l’attività motoria agli esercizi motori, utili per allenare il fisico ed
affinare determinate abilità. Nel bambino le cose sono molto più complesse, vediamo perché.
Ogni bambino attraverso il movimento raggiunge la consapevolezza del proprio corpo e della propria
identità. L’attività motoria in età evolutiva, infatti, rappresenta un fattore fondamentale per la crescita.
Favorire il movimento e l’espressione psicomotoria nei primi 10 anni di vita, quando il corpo è in fase di
crescita, significa porre le basi per la costruzione della propria identità corporea e psicologica.

Fin da quando il bambino è in grado di effettuare azioni volontarie, qualsiasi gesto che mette in atto gli permette di acquisire e consolidare nuovi e diversi schemi di movimento, vale a dire nuove competenze e conoscenze. Facciamo un esempio di come le abilità motorie promuovano lo sviluppo di quelle cognitive. Quando un lattante afferra un oggetto, lo porta subito alla bocca (abilità motorie); egli inizia ad esplorarlo con i sensi e, tramite la percezione, quell’esperienza assume significato: colore, consistenza, temperatura di
quell’oggetto gli forniscono informazioni importanti sul mondo circostante (abilità cognitive). Più egli ha la possibilità di fare esperienze e più le sue competenze e conoscenze aumentano e lo rendono
maggiormente abile ad adattarsi alla realtà esterna.

Ma non finisce qui…

Per infanti, bambini e fanciulli l’esperienza del movimento racchiude un’ampia gamma di attività: muoversi per loro significa giocare, sentire ed esprimere emozioni, fare esperienze relazionali, cimentarsi nella conoscenza degli oggetti… In questo modo essi si costruiscono poco per volta la propria personalità nelle sue dimensioni affettiva, cognitiva e relazionale.

Con il termine “psicomotricità” ci riferiamo quindi proprio alle peculiari caratteristiche dello sviluppo
infantile, sviluppo che si attua nella direzione di un equilibrio sempre maggiore tra mente e corpo

L’uso di tecniche psicomotorie permette all’operatore di comunicare adattandosi alle caratteristiche specifiche del piccolo e rappresenta quindi l’elemento centrale di molte terapie rivolte al bambino: la psicomotricità educativa o preventive, la psicomotricità riabilitativa, l’osservazione infantile in psicologia clinica…ciò che accomuna questo tipo di approccio è l’obiettivo di favorire lo sviluppo infantile in un contesto che privilegia il piacere del gioco, dell’azione, del movimento e della relazione con adulti significativi, preparati ad accogliere e a gestire la relazione.

L’operatore, attraverso uno stile non direttivo ed empatico, instaura un dialogo corporeo, dà spazio e ascolto alla dimensione simbolica espressa dal bambino e ne asseconda la
sua manifestazione in modo positivo, per raggiungere un nuovo equilibrio emozionale.

Silvia Gangemi, conduttrice del laboratorio, è una Psicologa e Psicoterapeuta, con esperienze e formazione nell’ambito della Pratica Psicomotoria secondo il modello di B. Aucouturier e della Psicomotricità Relazionale secondo il modello di A. Lapierre.

LINK PER ISCRIZIONE https://forms.gle/E88v2sz25vMpjhEn9

IL SERVIZIO VIENE SVOLTO PRESSO LA SEDE ASSOCIAZIONE OLTRE

Carignano -in Via S.Pellico 37/A, angolo via IV Novembre . INFO E COSTI 380.7671472 / 327.0465406